Cartotecnica digitale: cos’è e quando conviene

Si fa presto a dire cartotecnica! Meglio offset o digitale? Che differenza c’è fra le due? Quale sarà davvero più conveniente?

In questo articolo facciamo chiarezza su questo tema nebuloso e vediamo, con esempi concreti, quando è meglio scegliere la cartotecnica digitale rispetto alla offset.

Cosa si intende per cartotecnica.

La Cartotecnica è un processo che trasforma un foglio di carta o cartone in un oggetto come una scatola, un packaging, un espositore o un complemento di arredo.

Come avviene questa trasformazione? Attraverso vari passaggi e lavorazioni, alcune obbligatorie, altre opzionali.

Vediamole:

  • Accoppiatura: quando uniamo insieme più fogli per crearne uno molto più resistente;
  • Fustellatura: è banalmente il taglio del materiale che può essere squadrato o sagomato;
  • Incollatura: uniamo fra loro due lembi dell’oggetto con la colla;
  • Cordonatura: indeboliamo il cartone in punti predefiniti per fare in modo che in quei precisi punti il materiale si pieghi facilmente.

Fino a qui tutto chiaro.

Ma così il cartone rimane grezzo (bianco o avana). Se vogliamo invece che il nostro prodotto finito sia personalizzato con grafiche, disegni, scritte, loghi e quant’altro c’è bisogno di una lavorazione in più: la Stampa del cartone.

E qui scende in campo la parola “digitale“. Perché la stampa su cartone può essere fatta in digitale oppure in offset.

Quindi cos'è la cartotecnica digitale?

É il processo attraverso il quale un materiale grezzo come il cartone viene stampato in digitale per poi prendere una forma specifica, che sia una scatola o una scrivania.

Ma c’è di più.

Anche un altro passaggio di tutto il processo può avvenire in digitale: la fustellatura, cioè il taglio.

Infatti si parla di fustellatrice digitale. Ovvero una macchina che ricevendo un input da un computer taglia la superficie del foglio.

Che differenza c'è fra cartotecnica digitale e offset?

Tutta la stampa offset si basa sulla creazione di una matrice che agisce come un “timbro” che trasferisce il colore al foglio attraverso vari passaggi, tanti quanti sono i colori da imprimere. Stessa cosa per il taglio. Prima si crea il “timbro” e poi attraverso quello si tagliano tutti i supporti.

Nel digitale non esiste matrice. É il computer che trasmette alla macchina l’input sia per stampare che per tagliare.

É facile a questo punto capire quale sia il vantaggio del digitale. Il digitale non deve sostenere i costi per la creazione della matrice e non deve neanche aspettare i tempi tecnici della sua realizzazione. Inoltre tutto il processo di stampa è più veloce perché non ha bisogno di passare più volte sullo stesso foglio. Il materiale viene stampato in un unico passaggio.

Quando conviene la cartotecnica digitale?

Piccole tirature

La cartotecnica digitale conviene sempre nelle piccole tirature. Quanto piccole? Difficile dirlo. Ogni lavoro ha le sue peculiarità ma in modo approssimativo possiamo sbilanciarci e mettere un limite a 1.000 lastre. 

Attenzione. Parliamo di numero di lastre e non di numero di prodotti finiti. Per questo è sempre bene valutare il lavoro.

Quindi, nel concreto, la cartotecnica digitale è la tecnica giusta per:

  • Edizioni limitate
  • Brand molto di nicchia
  • E-commerce e negozi territoriali o molto esclusivi

Tutti casi in cui la tiratura è bassa.

Grandi tirature ma grafiche diverse

Tanti prodotti ognuno con la sua personalizzazione.

É l’esempio degli e-commerce che vogliono dare un’esperienza d’acquisto personalizzata per ogni cliente spedendo l’ordine con un packaging su misura. In questo caso il numero di lastre stampate ogni anno sarà sicuramente alto ma diviso in tanti ordini più piccoli corrispondenti a tante grafiche diverse.

Quindi:

  • Grandi brand che vogliono personalizzare l’acquisto del cliente;
  • Brand a cui piace cambiare spesso e sorprendere;
  • Catene e GDO che devono diversificare gli espositori dei negozi in base alle regioni; 
  • Chiunque debba creare packaging diversi per nazioni diverse, con testi diversi per ogni lingua.

In tutti questi casi stampare in offset vorrebbe dire creare una matrice ogni volta. Con il digitale invece non ci sono costi aggiuntivi.

Facendo un esempio ancora più pratico:

Nel digitale stampare 1.000 scatole tutte uguali ha lo stesso costo che stamparne 1.000 uguali nella forma ma tutte diverse nella grafica.

Prototipazione

Qualsiasi progetto più ambizioso richiede una prova, anzi più prove. È scontato dire che ogni prova di cartotecnica avviene in digitale. Proprio per tutte le caratteristiche che abbiamo già visto. Digitale vuol dire più veloce e più conveniente.

Misure particolari

In alcuni casi non conta la quantità e nemmeno il grado di personalizzazione. Quello che conta è la misura.

Le stampanti digitali permettono di caricare fogli di dimensioni anche molto grandi, cosa che non accade con l’offset. Questo permette di ottimizzare nell’acquisto della materia prima.

Facciamo un esempio:

Packaging misura finita 70x100cm.

Nell’offset si userebbero fogli pretagliati.

Nel digitale invece carichiamo un foglio 140x200cm e poi lo tagliamo in 4 parti.

Dov’è il risparmio? Nel costo del materiale.

Perché questo è possibile solo nel digitale?

Perché l’offset non è fatto per misure così grandi.

Un foglio 140x200cm non entrerebbe nella macchina e sarebbe impossibile tagliarlo con una matrice.

Ma quello che è impossibile all’offset è possibile nel digitale.

Conclusioni

Il digitale apre le possibilità a cose che fino a qualche tempo fa sembravano impossibili o comunque molto costose.

Se la tua azienda stampa prodotti di cartotecnica e rientra in uno dei casi citati sopra, oppure vuoi solo toglierti il dubbio e scoprire se e come la cartotecnica digitale potrebbe farti risparmiare, chiamaci per un preventivo senza impegno.

Valuteremo insieme il tuo caso specifico e ti diremo onestamente se la cartotecnica digitale fa al caso tuo oppure no.